Le divisioni del tempo

 

il calendario Il termine deriva dal latino calende. Ogni civiltà ha un suo calendario. Molti sono basati sul ciclo lunare, altri su quello solare. L'attuale calendario utilizzato in Italia si chiama gregoriano, cioè un calendario basato sulla riforma di Papa Gregorio XIII. Tale riforma sostituì il precedente calendario giuliano (che prendeva il nome da Giulio Cesare) perché la festività della Pasqua corrispondesse meglio al dettato del concilio di Nicea, che la fissava nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera.  
il calendario ebraico L'anno uno del calendario gregoriano corrisponde al 3760 di quello ebraico. Deriva dal calendario babilonese basato su un ciclo di 19 anni (ciclo di Metone). I nomi dei mesi del calendario ebraico sono: Tishri, Heshvan, Kislev, Tevet, Shevat, Adar, Adar II, Nisan, Iyar, Sivan, Tammuz, Av, Elul. 
il calendario musulmano E' un calendario lunare, e la sua data di inizio è quella corrispondente al 622 (Egira) del calendario gregoriano. I nomi dei mesi sono:  Muharram, Safar, Rabi al-Awwali, Rabi ath-Thani, Jumada l-Ula, Jumada l-Akhira, Rajab, Shaban, Ramadhan, Schawwal, 11 Zu l-Qada,  Zu l-Hijja. 
l' anno Il termine deriva da annus. Il periodo che impiega il sole per trovarsi nello stesso punto dell'eclittica rispetto ad una stella (la rivoluzione). E' diviso in dodici mesi, 365 giorni, quattro stagioni, 52 settimane. Alcuni composti con la parola anno sono: duenne, treenne, cinquenne, seienne, settenne, ventenne, trentenne, biennio, triennio, quinquennio, decennio, ventennio, cinquantennio, annuale, biennale, triennale, quadriennale, decennale, ventennale. Perenne. Un periodo di cinque anni viene detto un lustro.  Anno bisestile,  anno civile basato su 365 giorni,  anno luce corrispondente alla distanza percorsa dalla luce in un anno,  anno siderale corrisponde all'allineamento della terra con una determinata stella. 
il secolo La parola indica il periodo di cento anni. Indicava un periodo lungo e nel medioevo assunse il significato di vita terrena, e laica distinto da quella ultraterrena e religiosa.
il mese Questo nome deriva da una radice con il significato di misurare e dalla radice luna. I periodi di più di un mese sono detti: bimestre, trimestre, quadrimestre, semestre. Notare la differenza fra bimestrale (ogni due mese) e bimensile (due vole al mese). 
la settimana Da septem e mane, sette mattine, sette giorni. In greco ebdomada da cui abbiamo l'ebdomadario (settimanale).  Può indicare anche il salario percepito per una settimana di lavoro.
il giorno Derivato dal latino diurnus (dies) tempus, corrisponde al passaggio del sole sullo stesso meridiano (la rotazione).  Il termine quotidiano indica un giornale pubblicato ogni giorno.  Giorno giuliano indica il computo degli anni a partire dal 4713 BCE. Ad esempio il 9 aprile 2005 corrisponde al giorno 2453470. 
l'ora L'ora indica la ventiquattresima parte del giorno. Nel medioevo le horae, indicavano l’ufficio delle preghiere da recitare quotidianamente.
il minuto Dal latino minuo ridurre a unità, dividere, sminuzzare. Un sessantesimo dell'ora. Il termine viene spesso usato per indicare una breve frazione di tempo, quasi insignificante sinonimo di istante, momento, attimo, secondo.
il secondo anche minuto secondo, equivale a un sessantesimo del minuto, anch'esso usato per indicare una insignificante frazione di tempo.  
la mattina (o mattino) dal nome Matuta, una dea dell'aurora. Il mattutino nel linguaggio religioso era la preghiera recitata nella prima ora del giorno.  Attenzione alle espressioni: "dalla mattina alla sera" sinonimo di tutto il giorno, sempre; "dalla sera alla mattina" sinonimo di improvvisamente, senza preavviso, qualcosa che dura poco. 
la sera da sera dies, la parte tarda del giorno. 
il pomeriggio da post meridiem, dopo mezzogiorno. L'aggettivo è pomeridiano. 
la notte dal latino nox. 
bisestile da bisextus. La rotazione della terra intorno al sole ha la durata di 365 giorni e sei ore circa. Poiché l'anno fu diviso in 365 giorni precisi Giulio Cesare fece inserire un giorno extra ogni 4 anni, in modo da mantenere un rapporto costante fra il calendario e le stagioni. Il sesto giorno prima dell'inizio del nuovo mese di marzo era chiamato sextus, a questo veniva aggiunto un secondo (bis) sesto giorno, cioè un giorno bisestile. Col calendario gregoriano il giorno bisestile fu modificato da un evento quadriennale ad uno basato su un calcolo più preciso (la rotazione intorno al sole si compie in 356,2422 giorni). Pertanto viene aggiunto un giorno bisestile ogni quattro anni, sempreché le sue cifre siano divisibile per 4. Non viene aggiunto se l'anno è un centenario, ma viene aggiunto se il centenario è divisibile per 400.
la stagione da station, dimora. Sono personificazioni dei quattro periodi dell'anno, basate sulle antiche Horae. Queste divinità presiedevano ai cicli della vegetazione e a quelli del clima.
la primavera Dal latino primo vere. Periodo che va, nell'emisfero boreale (nord), dall'equinozio di primavera al solstizio d'estate. Nell'emisfero australe (sud) lo stesso periodo corrisponde all'autunno. 
l'estate Dal latino Aestas caldo, fuoco, sole. Periodo che va nell'emisfero boreale, dal solstizio d'estate all'equinozio di autunno. Nell'emisfero australe (sud) lo stesso periodo corrisponde all'inverno
l'autunno dal latino autumnus . Periodo che va dall'equinozio d'autunno al solstizio d'inverno. Nell'emisfero australe (sud) lo stesso periodo corrisponde alla primavera
l'inverno Dal latino hiems, tempo della pioggia, della tempesta. Periodo che va dal solstizio d'inverno all'equinozio di primavera. Nell'emisfero australe (sud) lo stesso periodo corrisponde all'estate
il cronografo scrittura del tempo. Prima forma di calendario accompagnato da immagini astronomiche dello zodiaco e poi da quello delle stagioni e delle attività agricole ad esse legate (Il lavoro dei mesi). 
le idi tredicesimo o quindicesimo giorno del mese nel calendario romano, che lo divideva circa a metà
le nonae nono giorno prima delle idi del calendario romano
le calende primo giorno del mese del calendario romano in cui si pagavano i conti. Le calende non esistevano nel calendario greco, per cui l'espressione "rimandare alle calende greche" significa rimandare a un giorno che non verrà.
gennaio Il nome deriva da Janus mensem (Giano) una divinità latina bifronte, rappresentato sopra le porte, e nelle strade. Aveva un suo tempio sul Campidoglio, che veniva tenuto chiuso in tempo di pace e aperto in tempo di guerra, per consentire al dio di uscire ad aiutare i romani in caso di necessità. Presta il nome al primo mese dell'anno che da una parte guarda indietro al vecchio anno e dall'altra guarda al nuovo anno.
febbraio da februus mensem, purificante, il mese della purificazione
marzo da Mars il dio romano della guerra
aprile da apru il nome etrusco di afrodite, dea della fecondità
maggio da Maia madre di Mercurio
giugno mensis Junius o legato alla gens Junia o alla dea Giunone.  
luglio in onore di Giulio Cesare della gens Julia. Precedentemente veniva chiamato quintilius, il quinto mese
agosto dal nome di Augusto imperatore. Precedentemente chiamato sextilis, sesto mese.
settembre da septem il settimo mese (dell'antico calendario romano)
ottobre da octo l'ottavo mese (dell'antico calendario romano)
novembre da novem il nono mese (dell'antico calendario romano)
dicembre da decem il decimo mese (dell'antico calendario romano)

I giorni della settimana

 

lunedì da giorno della luna (in inglese Moon's day)
martedì giorno di marte. In inglese il nome viene dal nome che il pianeta aveva nelle lingue nordiche Tiu's day. 
mercoledì giorno di mercurio In inglese Woden's day.
giovedì giorno di giove, in inglese Thor's day.
venerdì giorno di venere, in inglese Freia's day. 
sabato da sabbath giorno di riposo. Precedentemente giorno di Saturno (rimasto ancora nell'inglese Saturn'day=saturni dies) sostituito con il simbolo del giorno del riposo ebraico
domenica da dominus giorno del signore. Precedentemente giorno del sole (rimasto nell'inglese Sun's day e in tedesco Sonntag)