Nell'Italia contadina, in cui l'agricoltura giocava un ruolo molto importante, si faceva un grande uso di proverbi, che diffondevano credenze popolari sulle condizioni del tempo, sulle attività della campagna, le stagioni. Oggi l'Italia urbanizzata ha quasi dimenticato la maggior parte di quei proverbi. Ne diamo un elenco ridotto. Alle volte in inglese esistono proverbi simili a quelli italiani, altre volte il significato fra i proverbi delle due lingue è differente se non opposto. 

 

A gennaio tutti i gatti hanno il catarro  
A mezzo gennaio, metti l'operaio  
A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio  
A primavera vengon fuori tutte le magagne  
A San Barnabà (11 giugno) la falce al prato, o piglia la falce, e in Maremma va  
A San Marco (25 aprile) il baco a processione  
A San Martino ogni mosto e' vino  
A San Mattè (21 settembre) l'uccellatore salta in piedi  
A San Mattia (24 febbraio) la neve per la via  
A San Michele (29 settembre) il calore va in cielo  
A San Simone (28 ottobre) il ventaglio si ripone; a Ognissanti, manicotto e guanti  
A Santa Reparata (8 ottobre) ogni oliva olivata  
A Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non c'è ghiaccio la neve non manca  
Acqua di cielo, e sardelle alle reti  
Agosto ci matura il grano e il mosto  
Agosto moglie mia non ti conosco  
Al primo tuon di marzo escon fuori tutte le serpi  
Alla festa della Candelora dall'inverno siamo fuori, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo dentro If Candlemas Day be fair and bright Winter will have another fight. If Candlemas Day brings cloud and rain, Winter won't come again.  [Questo proverbio inglese afferma il contrario di quello italiano.]
Alla Madonna di marzo si scopano, e alla Madonna di settembre si trovano  
Alla prima d'agosto, pover'uomo ti conosco  
Alla prim'acqua d'agosto, cadono le mosche; quella che rimane, morde come cane  
Alle prime rinfrescate si mette a prova la sanità  
Alle volte si crede trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo  
All'Epifania il più grande freddo che ci sia  
All'inverno piovoso, l'estate abbondante  

Allor che il vento contro il sole gira, non ti fidar, perché torna forte e spira  

 
Alte o basse nell'aprile son le pasque  
Amicizia di genero, sole d'inverno  
Anno nevoso anno fruttoso  
Anno nuovo vita nuova  
Aprile aprilone, non mi farai metter giù il pelliccione  
Aprile carciofaio, maggio ciliegiaio  
Aprile cava la vecchia dal covile  
Aprile dolce dormire  
Aprile e conti per lo più son traditori  
Aprile e maggio son la chiave di tutto l'anno  
Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore  
Aprile n'ha trenta, se piove trentuno, non fa male a nessuno  
Aprile piovoso, maggio ventoso anno fruttuoso  
Aprile quando piange e quando ride  
Aprile suol esser cattivo da principio o al fine  
Aprile temperato non è mai ingrato  
Aprile, esce la vecchia dal covile; e la giovane non vuole uscire  
Aprile, ogni giorno un barile  
Brache, tela e meloni, di settembre non son più buoni  
Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo Small showers last long, but sudden storms are short
Buona è la neve che a suo tempo viene  
Chi d'estate non lavora, nell'inverno perde la coda  
Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo  
Chi fila grosso, si vuol maritar tosto; chi fila sottile, si vuol maritar d'aprile  
Chi fugge maggio, non fugge calende  
Chi lavora di settembre, fa bel solco e poco rende  
Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia  
Chi non ha pane lavorato, agosto diventa maggio  
Chi pone cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride  
Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccoglie né pane né mosto  
Chi ride il venerdi piange la domenica  
Chi va all'acqua d'agosto, non beve, o non vuol bere il mosto  
Chi vuol di vena un granaio lo semini di febbraio  
Chi vuol provar le pene dell'inferno, d'estate il fabbro e l'ortolan d'inverno  
Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto  
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio  
Chi vuole un buon rapuglio, lo semini in luglio  
Chiaro di mattina e rosso di sera fa bello otto giorni di fila  
Chiaro orizzonte a nord, sole calante, promessa di bel tempo al navigante  
Cielo senza nubi, pallide stelle, al marinaio dicono procelle  
Cielo a pecorelle acqua a catinelle  
Cielo a pecorelle, donna imbellettata non duran nemmeno una giornata  
Da San Gallo (16 ottobre) ara il monte e semina la valle  
D'aprile non ti scoprire, di maggio vai adagio, di giugno cavati il cuticugno (soprabito), e se non pare tòrnatelo a infilare; di luglio vattene ignudo  
D'aprile ogni goccia un barile  
D'aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie  
D'aprile, va il villano e il gentile  
D'estate ogni buco fa latte, d'inverno nemmen le buone vacche  
Di carnevale il povero a zappare  
Di giugno levati il cuticugno  
Di maggio nascono i ladri  
Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là  
Di marzo, ogni villan va scalzo  
Di settembre e d'agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto  
Di settembre, la notte e il dì contende  
Dicembre favaio  
Dicembre piglia e non rende  
Dicembre, davanti t'agghiaccia e di dietro t'offende (o viceversa)  
D'inverno fornaio, d'estate tavernaio  
Donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio  
D'ottobre il vino nelle doghe  
Dove entra il sole non entra il medico  
Fango di maggio, spighe d'agosto  
Febbraio asciutto erba per tutto

Of all the months of the year curse a fair February.

Febbraio corto peggior di tutti  
Febbraio febbraietto, mese corto e maledetto  
Fidarsi alla buona stagione d'aprile, è come fare i conti innanzi l'oste  
Fino a Santa Margherita (20 luglio) il gran cresce nella bica  
Gennaio e febbraio mettiti il tabarro  
Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio  
Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato (ovvero e maggio n'è incolpato)  
Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe  
Gennaio forte tutti i vecchi si auguran la morte  
Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia)  
Gennaio secco massaio ricco  
Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio  
Gennaio, ovaio  
Giugno la falce in pugno  
Gli uomini sono aprile quando fanno all'amore, dicembre quando hanno sposato  
Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante  
Guardati dalla primavera del gennaio  
I favori delle corti sono come il sereno d'inverno e nuvole d’estate  
I minuti sono lunghi e gli anni sono brevi  
Il cinque aprile, il cuculo deve venire; se non viene il sette o l'otto, o è preso o è morto  
Il freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le acque di aprile, le guazze di maggio, il mietere di giugno, il battere di luglio, le acque d'agosto con la buona stagione, valgono più del trono di re Salomone  
Il giorno di Santa Lucia ( 13 dicembre ) è il giorno più corto che ci sia  
Il lino per San Bernardino (20 maggio) vuol fiorire alto o piccino  
Il maggio non dura mai sette mesi  
Il mese di bruma (cioè novembre), dinanzi mi scalda, e di dietro mi consuma  
Il sol d'agosto, inganna la massara nell'orto  
La cicala sulla pianta in estate canta e non pensa a conservare cibo per l'inverno  
La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino  
La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina  
La pecora e l'ape, nell'aprile danno la pelle  
La prima acqua d'agosto rinfresca il bosco  
La prima acqua d'agosto, il caldo s'è riposto  
La prima acqua d'aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile  
L'acqua d'aprile, il bue ingrassa, il porco uccide, e la pecora se ne ride  
L'acqua di marzo è peggio delle macchie nei vestiti  
L'arcobalena la mattina bagna il becco alla gallina  
L'arcobaleno la sera buon tempo mena  
Le ore del mattino hanno l'oro in bocca  
Le ore feriscono tutte l'ultima uccide  
L'Epifania tutte le feste si porta via  
L'estate di San Martino dura tre giorni e un pocolino  
L'estate è la madre de' poveri  
L'inverno mangia la primavera e l'estate l'autunno  
Luglio dal gran caldo, bevi bene e batti saldo  
L'ultima ora e' nascosta  
Maggio asciutto ma non tutto, gran per tutto; maggio molle, lino per le donne  
Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e balda  
Maggio giardinaio non empie il granaio  
Maggio non ha paraggio  
Maggio ortolano, molta paglia e poco grano  
Marzo alido, aprile umido  
Marzo asciutto, e april bagnato, beato il villan che ha seminato  
Marzo e' pazzo  
Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo l'ha venduta  
Marzo molle pan per le zolle  
Marzo non ha un dì come l'altro March: In like a lion, out like a lamb
Marzo o buono o rio, il bue all'erba e il cane all'ombra  
Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne  
Mezzo gennaio, il sole nel pagginaio; mezzo ferriere, morto è chi non rinviene; mezzo marzo, chi non rinviene è morto affatto  
Mostrano gli alberi nell'agosto quel che daranno poi di frutto  
Natale coi tuoi, Pasqua con chi vuoi  
Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso  
Nel mese di maggio fornisciti di legna e di formaggio  
Non conosci la tua ora  
Non è sì piccola ponzina, che di marzo non sia gallina  
Non fa freddo se non tira vento  
Non viene mai estate senza mosche  
Novembre vinaio  
Nubi ramate immote, ciel coperto, tempesta ti annunzian di certo  
O molle o asciutto, per San Luca (18 ottobre) semina  
Ogni gatta ha il suo gennaio  
Ogni uccello, d'agosto è beccafico  
Ottobre mostaio  
Per il Perdono (2 agosto) si pone la zappa in un cantone  
Per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai  
Per San Clemente l’inverno mette un dente (23 novembre)  
Per San Cosimo e Damiano (27 settembre), ogni male sia lontano  
Per San Donato (7 agosto), l'inverno è nato; per San Lorenzo, è grosso come un giovenco; per Santa Maria, quanto una Badia  
Per San Gallo (16 ottobre) para via e non fai fallo  
Per San Michele (29 settembre), la giuggiola nel paniere  
Per San Piero (29 giugno), o paglia o fieno  
Per San Simone (28 ottobre), la nespola ripone  
Per San Valentino (14 febbraio), primavera sta vicino  
Per sant'Urbano (25 maggio) il frumento è fatto grano  
Per Santa Caterina (25 novembre), la neve alla collina  
Per Santa Cristina (24 luglio), la sementa della saggina  
Per Santa Croce (14 settembre), pane e noce  
Per Santa Maria Maddalena (22 luglio) si taglia la vena  
Per Sant'Ansano (1 dicembre), uno sotto e uno in mano  
Per Sant'Urbano (25 maggio) tristo quel contadino che ha l'agnello in mano  
Per tutto aprile, non ti scoprire  
Poco mosto, vil d'agosto  
Poco vino vendi al tino; assai mosto serba a agosto  
Quando a gennaio vedi un moscone, tieni da conto ogni boccone  
Quando canta il cucco (cioè di primavera), un giorno molle e l'altro asciutto (ovvero un'ora bagna e l'altra è asciutto)  
Quando canta il merlo siamo fuori dell'inverno  
Quando canta il pigozzo (picchio) di gennaio, tieni a mano il pagliaio  
Quando il gallo beve d'estate, tosto piove  
Quando imbrocca d'aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di giugno, vacci col pugno  
Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere  
Quando la neve si scioglie si scopre la mondezza  
Quando l'estate passa piovosa, la biada smoggia  
Quando marzo marzeggia, april campeggia  
Quando marzo va secco, il grano fa cesto e il lino capecchio  
Quando nevica di settembre, nove lune attende  
Quando piove col sole le vecchie fanno l'amore  
Quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto  
Quando piove il giorno di San Vito (15 giugno) il prodotto dell'uva va sempre fallito  
Quando piove per San Filippo (26 maggio) il povero non ha bisogno del ricco  
Quando San Giorgio (23 aprile), viene in Pasqua, per il mondo c'è gran burrasca  
Riso di signore, sereno d'inverno, cappello di matto, e trotto di mula vecchia, fanno una primiera di pochi punti  
Rosso di mattina mal tempo si avvicina Red sky in morning, Sailors take warning.
Rosso di sera bel tempo si spera Red sky at night, Sailors' delight
San Luca ( 18 ottobre) il tordo trabuca  
San Marco evangelista, maggio alla vista  
San Niccolò di Bari (6 maggio), la festa degli scolari  
San Tommè (21 dicembre), cresce il dì quando il gallo alza un piè  
Sant'Agata (5 febbraio), conduce la festa a casa  
Sant'Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi  
Sant'Antonio (17 gennaio), gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l'uno e l'altro poco dura  
Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura  
Se a calma notte il mare brontola a riva, al largo, o marinar la barca va giuliva  
Se d'aprile a potar vai, contadino, molt'acqua berrai e poco vino  
Se di febbraio corrono i viottoli, empie di vino e olio tutti i ciottoli  
Se di novembre tuona, l'annata sarà buona  
Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia  
Se febbraio non isferra, marzo mal pensa  
Se l'alba verde a te apparirà, da questo lato il vento arriverà  
Se lampeggia, ma più tuona, il vento vien da dove suona  
Se maggio è rugginoso, l'uomo è uggioso  
Se maggio va fresco va ben la fava e anche il frumento  
Se marzo butta erba, aprile butta merda  
Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia  
Se piove il venerdì Santo, piove maggio tutto quanto  
Se piove per San Gorgonio (9 settembre), tutto l'ottobre è un demonio  
Se vuoi la buona rapa, per Santa Maria (15 agosto) sia nata  
Seren d'inverno e pioggia d'estate, e vecchia prosperitate, non durano tre giornate  
Settembre l'uva e' fatta e il fico pende  
Signor di maggio dura poco  
Sotto la neve pane, sotto l'acqua fame  
Stelle ingrandite e luminose assai annuncian cambiamento ai marinai  
Stelle moltissime in ciel filanti, di vento e pioggia son segni parlanti  
Stelle troppo scintillanti, vento forte a te davanti  
Tra maggio e giugno fa il buon fungo  
Trenta dì porta novembre, con april, giugno e settembre; di ventotto ce n'è uno tutti gli altri ne han trentuno  
Una di queste ore e' certo anche la tua  
Una rondine non fa primavera One swallow does not make a summer
Val più un'acqua tra aprile e maggio, che i buoi con il carro  
Vecchio in amore, inverno in fiore  
Vento da nord propizio al marinaro, se l'orizzonte scorgi netto e chiaro  
Vento fresco mare crespo  
Zappare all'acqua e seminare al vento  

Vedi anche: Il tempo

 

Google
 
Web locuta.com