Il futuro viene usato da chi parla per indicare un evento che percepisce lontano nel futuro.
1. Andrò a Roma questa estate.
Si usa il futuro (andrò) per indicare che l'azione avverrà in un futuro che il parlante percepisce lontano e come certo.
2. Vado in Italia fra tre anni.
3. Loro stanno per arrivare. Il latte è sul punto di bollire.Per indicare che invece l'azione è percepita in un futuro prossimo si usa il presente.
Per indicare azioni che devono avvenire in un futuro prossimo si possono usare le espressioni stare per.. essere sul punto di....
4. Adesso vado a comprare il giornale.
L'espressione "vado a..." in italiano indica che il soggetto si sposta fisicamente (in questo non corrisponde all'espressione inglese "going to...").
5. L'idraulico dice che finirà prima di sera.
Dato un tempo determinato (sera) si usa il futuro per indicare una azione "precedente" il tempo indicato.
6. I pittori hanno detto che finiranno il lavoro domani.
Si usa per esprimere una azione annunciata nel passato che si compierà successivamente.
7. Hanno detto che sarebbero venuti alle nove.
Per esprimere una azione del passato successiva ad un'altra si usa il condizionale composto.
8. L'anno prossimo andrò in Italia. Fra un mese finirà la scuola. Presto compreremo un frigorifero. D'ora in poi andrò in palestra tutti i giorni. Prima o poi smetterà di nevicare.
Espressioni di tempo che spesso sono associate al futuro.
9. Che ore sono? Non lo so. saranno le tre. Dove è l'insegnante? Boh, sarà in segreteria.
Si usa il futuro per indicare incertezza, o una ipotesi.
10. Andrò a Londra dopo che sarò andata a Parigi.
L'uso delle due forme del futuro (semplice e composto) serve a indicare l'ordine in cui si verificheranno le azioni (prima Londra poi Parigi).