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Secolo XI e XIINascita dei comuni in ItaliaIncremento demografico ed economico e rifondazione delle città Le ragioni di tali fenomeni sono: 1) la fine delle invasioni dei popoli nordeuropei nell'Europa meridionale che, conseguentemente, porta un miglioramento delle condizioni di sicurezza; 2) lo sviluppo dei commerci tra il Nord e il Sud dell'Europa specialmente tra le Fiandre e le città italiane; 3) la trasformazione delle città, da fortezze in centri di produzione artigianale e in mercati; 4) la differenziazione economica, giuridica e sociale fra città e campagna. Le necessità determinate dal rinascere della vita pubblica generano la tendenza associativa che porta alla fondazione del Comune. Questo è una associazione volontaria giurata, che organizza la borghesia (residente del borgo) di fronte all'organizzazione del potere feudale (conti, marchesi, vescovi). L'istituzione originaria del Comune è il Parlamento o Arengo, cioè un'assemblea di uomini liberi con due consoli eletti, assistiti nelle decisioni da un consiglio di anziani. Il potere è amministrato da nobili e ricchi mercanti. Sono esclusi dalla vita pubblica artigiani, salariati e coloni. I Comuni riconoscono l'autorità dell'imperatore, ma esercitano le funzioni regali a titolo di privilegio. Nel centro e nel Nord, a causa della fragilità del potere centrale essi sono più indipendenti; nell'Italia meridionale poiché sono più controllati dal potere feudale, sono invece meno autonomi. ESERCIZI: |
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